La Pianta del Mese - Garden Club Rieti

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La Pianta del Mese

IL MONDO DELLE PIANTE

IL CICLAMINO

Una passeggiata nei boschi ai primi freddi. Potremmo pensare di trovare solo foglie morte, erba rada, nessun colore. Invece proprio nel sottobosco ecco apparire dei piccoli fiorellini color rosa, anzi come si usa dire rosa ciclamino.
Sono appunto i ciclamini selvatici, piccole piantine con foglie a forma di cuore che fioriscono abbondantemente nel periodo autunnale.
Ma non vi è bisogno di saccheggiare il sottobosco per portare a casa questa pianta rustica e resistente, con lunga fioritura.  Specialmente nel periodo autunnale la si trova in molte varietà nei garden center ed anche spesso nei supermercati.
I ciclamini che si trovano in commercio appartengono ad una categoria specifica, quella delle “cultivar,” varietà selezionate e coltivate per la vendita. Tali piante differiscono per alcuni aspetti da quelle che crescono spontaneamente
I ciclamini selvatici, che troviamo nei sottoboschi in zone preferibilmente ombreggiate, hanno fiori molto profumati e in genere di dimensioni ridotte rispetto alle piante di ciclamino coltivate. Inoltre la colorazione delle foglie e dei fiori risulta molto più variegata se posta a confronto con quella delle varietà selezionate.
Il genere Cyclamen (ciclamino) comprende diverse specie di piante appartenenti alla famiglia delle primulaceae. Il nome del genere deriva dal greco kyklos (cerchio) e richiama la capacità del peduncolo fiorale di ripiegarsi a spirale dopo la fioritura, portando così la capsula contenente i semi verso il terreno. Ciò serve a facilitare l’interramento e la germinazione dei semi.
I fiori dei ciclamini sono formati da cinque petali e possono essere bianchi, rosa, rossi o viola. I ciclamini sono dotati di tuberi di colore rosso-violaceo, da cui partono sia i piccioli fogliari sia i peduncoli fiorali. Il tubero svolge la funzione di accumulare acqua e nutrienti sotto terra, per sostenere la pianta durante i periodi di maggiore siccità, superati i quali essa può tornare a crescere e fiorire.
In genere il ciclamino predilige substrati calcarei con livelli di acidità bassi, ama le zone ombreggiate e teme i ristagni d’acqua. Le varietà spontanee raggiungono al massimo i 12 cm di altezza, mentre quelle ibride possono arrivare anche a superare i 30 cm.
Le specie del genere Cyclamen si trovano principalmente in Europa centro-meridionale, Asia occidentale e Africa. E’ possibile classificarle in base al periodo della fioritura:
• alla fine dell’inverno-inizio della primavera fioriscono il C. persicum, il C. coum, il C. libanoticum e il C. repandum.
• a fine estate e per tutto l’autunno possiamo ammirare i fiori delle specie C. purpurascens e C. hederifolium. Analizziamo nel dettaglio le differenze e impariamo a riconoscerli.
Il Cyclamen persicum, originario del Nord Africa, è stato introdotto in Europa nel diciassettesimo secolo; è da questa specie che, tramite accurate selezioni, sono state create tutte le varietà oggi presenti in commercio. La pianta ha un’altezza massima di 20 cm, presenta foglie variegate e produce grandi fiori dai colori vivaci che sbocciano nel periodo invernale.
Nei mesi di aprile e maggio vediamo fiorire il C. repandum, presente al centro e sud Italia. I fiori, che variano dal bianco al rosa e rosso, sono portati alti sopra alle foglie che spuntano per prime e presentano un apice acuto. La pianta raggiunge al massimo gli 8 cm d’altezza.
Noto come “ciclamino delle Alpi”, il Cyclamen purpurascens o C. Europeaum ha un’altezza compresa tra 7 e 10 cm. La foglia presenta apice arrotondato e un colore verde brillante con venature argentate; i fiori, di colore bianco, rosa o carminio, sono notevolmente profumati e sbocciano a fine estate.
Il Cyclamen hederifolium, conosciuto anche come C. neapolitanum è una specie originaria dei boschi dell’Europa sud-orientale ed è presente in particolare in Italia e Grecia. La pianta può crescere fino a circa 15 cm di altezza. La foglia ricorda quella dell’edera, ha un colore verde scuro con riflessi argentei sulla parte superiore e rossi sulla pagina inferiore. I fiori sbocciano in autunno, sono inodori e hanno una colorazione rosa-purpurea.
Tra le cultivar più conosciute troviamo i ciclamini midi e i ciclamini mini, entrambi facilmente reperibili nei vivai. Queste piante sono di dimensioni più ridotte ma presentano fiori più grandi, rispetto ai normali ciclamini. Hanno dunque un elevato valore estetico e sono particolarmente indicati per cesti e composizioni perché, avendo dimensioni medio-piccole, possono essere facilmente accostati ad altre piante.

Coltivazione e riproduzione

Il ciclamino fiorisce abbondantemente per mesi e può produrre molti semi se tenuto in ombra e a temperature basse. La pianta può essere moltiplicata per seme ( ma la germinazione richiede molto tempo) oppure tramite la divisione del tubero, avendo cura che ogni porzione di esso abbia almeno una gemma.
In autunno e inverno il ciclamino deve essere innaffiato in modo che la terra rimanga sempre umida senza essere inzuppata. Per evitare l’insorgere di marciumi si consiglia di non bagnare il centro della pianta e di eliminare foglie e fiori secchi. Col sopraggiungere della stagione calda, la fioritura finisce e la pianta va incontro ad un periodo di quiescenza, durante il quale va spostata in un luogo fresco e ombreggiato. In questo periodo, per ridurre la formazione di muffe, si consiglia di innaffiare sporadicamente solo il bulbo e mai il resto della pianta.
Per ciò che riguarda la concimazione, si può impiegare un fertilizzante liquido diluito in acqua. Quando il ciclamino si trova nella fase della crescita è consigliabile utilizzare un concime più ricco in azoto, mentre durante il periodo della fioritura è meglio privilegiare un concime più ricco di potassio. E’ importante non esagerare, in quanto un’eccessiva concimazione porterebbe ad un rapito sviluppo delle foglie a scapito della fioritura.
Il ciclamino non è particolarmente sensibile all’attacco di parassiti, tuttavia può essere vittima di malattie fungine, il cui insorgere è spesso causato da un’errata irrigazione della pianta.





 
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