Parco dei Mostri Bomarzo - Garden Club Rieti

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Parco dei Mostri Bomarzo

GALLERIA FOTOGRAFICA

Il nostro tradizionale incontro autunnale, dedicato a Castagne e Vino Novello, ci ha portato nel 2014 dapprima a visitare il parco dei Mostri di Bomarzo (VT) per poi concludere la giornata nei pressi di Acquapendente sempre in provincia di Viterbo.
Commissionato da Pierfrancesco  Orsini , detto anche Vinicio,  come  "Sacro Bosco"
e dedicato alla moglie Giulia Farnese, questo esempio di "Manierismo italiano" venne ribattezzato "Parco dei Mostri" dalla fantasia popolare. All'ingresso del parco, sormontato dallo stemma degli Orsini, si viene accolti dai versi incisi su due Sfingi che presentano ed elogiano ciò che il visitatore si accinge a vedere.
Le molte sculture in peperino sono armoniosamente integrate nel lussureggiante paesaggio con grandi prati e viali alberati. Il parco è articolato su terrazze degradanti alla sommità delle quali sorge il Tempietto
sormontato da una cupola che Vicino Orsini dedicò alla moglie Giulia.
Gli incredibili scenari con la Lotta tra i Giganti
, Proteo e Glauco, la Ninfa dormiente e il gruppo scultoreo composto da una Balena sormontata da una Tartaruga che a sua volta sorregge una Donna alata, simbolo del passaggio di purificazione, richiamarono l'attenzione di molti intellettuali del tempo per i loro aspetti simbolici e alchemici, intellettuali le cui epigrafi sono disseminate per il parco.
Fra Orsi giganti
, Sirene, figure mitologiche come Ercole e Caco e il Cerbero, il cane infernale con tre teste, e fontane come quella sormontata da un Pegaso o quella alimentata da due Delfini, si trova la nicchia con la cosiddetta "Panca Etrusca" sul fondo della quale vi è un'altra iscrizione con un'esposizione in versi di quanto il "Sacro Bosco" offre ai visitatori.
Adiacente ad un piccolo teatro c'è la Casa Pendente
che vi disorienterà con la momentanea perdita di equilibrio. Da qui si prosegue verso la piazza dei Vasi intorno ai quali si trovano lo Stregone, il Nettuno, il Drago assalito dai cani, l'Elefante da guerra, il Gigante dal Cavallo Alato e l'Orcocon la bocca spalancata all'interno della quale si apre un antro con un tavolo di pietra e sedile. E' sempre la testa di un Orco a sorreggere ilMappamondo sovrastato dalla miniatura del Castello Orsini, a significare la potenza del Casato.

La giornata è stata poi conclusa presso il tipico ristorante "Il Poderetto" con specialità di stagione, caldarroste e vino novello.


 
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