Il Maggiociondolo - Garden Club Rieti

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Il Maggiociondolo

IL MONDO DELLE PIANTE > La pianta del mese

Comunemente il mese di Maggio viene associato alle Rose perché è proprio in questo mese che le diverse varietà di questa pianta, generosa, rustica e spesso rifiorentissima, inizia a illuminare i nostri giardini con le sue molteplici varietà e sfumature di colori.
Ma vogliamo dedicare questo mese di maggio ad un albero che porta il nome del mese nella sua denominazione popolare e che, se pur limitandosi ad un solo colore, un giallo solare, illumina con le sue infiorescenze il verde brillante delle nuove foglie primaverili: il Maggiociondolo o per dirla con gli esperti, il Laburnum anagyroides.
ll maggiociondolo è un piccolo albero deciduo, appartenente al genere delle Fabacee, originario dell’Europa centro meridionale, diffusosi anche in Asia e in alcune zone dell’Europa centro settentrionale. Il fusto è eretto, a volte  flessuoso, e raggiunge i 6-10 m di altezza. La chioma è ovale, abbastanza disordinata, la corteccia del fusto di colore marrone grigiastro, liscia e dall’aspetto sericeo, i rami sono di colore grigio, lisci. Il fogliame è pinnato, costituito da tre piccole foglie ovali, di colore verde chiaro, con la pagina inferiore grigia o biancastra. In primavera inoltrata, in genere nel mese di maggio, da cui il nome comune della pianta, produce lunghi grappoli di fiori giallo oro, di forma papilionacea che ricordano le infiorescenze del glicine. Ai fiori seguono i frutti, lunghi baccelli scuri che contengono i piccoli semi fertili, simili a piselli marroni. Questi alberelli molto eleganti possono trovare posto in giardino, anche se sono facilmente riscontrabili anche in natura, nelle zone alpine di media altitudine.
Il Laburnum anagyroides predilige posizioni soleggiate, non teme il freddo, ma può temere climi eccessivamente caldi ed asciutti, come quelli delle zone meridionali ella nostra penisola.
Le piante di maggiociondolo messe a dimora da tempo, con un apparato radicale ben sviluppato, si accontentano delle piogge, ma i giovani alberi da poco posti a dimora vanno annaffiati durante la stagione estiva, attendendo sempre che il terreno sia ben asciutto tra un’annaffiatura e l’altra. In autunno è consigliabile  interrare alla base della pianta del concime organico ben maturo, o del concime granulare a lenta cessione.
Il Maggiociondolo, nonostante la sua rigogliosa fioritura primaverile, non ha un grande uso nei giardini, per via di una caratteristica che lo rende non adatto in aree frequentate da bambini e animali al pascolo: i suoi semi sono molto velenosi e questo ne sconsiglia la utilizzazione in particolare in giardini frequentati.
Un vero peccato, perché nei mesi di maggio e giugno le sue infiorescenze offrono una caratteristica spettacolare ad angoli, pergolati e tunnel vegetali.
Quindi forse è preferibile ripiegare su più tranquilli glicini per avere una cascata di racemi fioriti.





 
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